REGOLAMENTO  INTERNO  PER  I  VOLONTARI DELL’ASSOCIAZIONE

Art. 1  

I volontari sono soci dell’associazione «Curare a Casa» con sede in Vicenza, viale Rodolfi,37 e condividono gli scopi statutari dell’associazione.
Sono consapevoli dell’importanza umana e sociale che ha assunto il volontario nella nostra società, svolgono con esclusivo spirito di servizio ed a titolo gratuito le attività loro richieste nell’ambito delle iniziative e programmi dell’associazione.

Art. 2   I requisiti per essere accolti come volontari sono i seguenti:

  • essere soci dell’associazione,
  • avere la necessaria idoneità psico-fisica in relazione all’attività da svolgere,
  • aver compiuto la maggiore età,
  • aver sottoscritto per accettazione il presente regolamento,
  • aver sottoscritto l’autorizzazione al trattamento ed uso dei dati personali.

Art. 3   Il volontario viene munito di un tesserino di riconoscimento  ed eventualmente, su autorizzazione del Presidente, delle chiavi dei locali Associativi.  Nel caso cessi l’attività di volontariato, il tesserino e le chiavi  devono  essere restituiti.

Art. 4  Durante la sua attività il volontario può avere accesso a dati sensibili, il cui trattamento è regolato dalla legge sulla privacy e successive modifiche. Il volontario deve quindi attenersi al rispetto della normativa vigente; inoltre l’attività del volontario è regolata dallo statuto, dal presente regolamento e dal codice deontologico allegato. Il volontario si assume personalmente la piena responsabilità civile e penale di qualsiasi atto compiuto in contrasto con quanto sopra espresso.

Art. 5  Il volontario gode, durante lo svolgimento della sua attività di volontariato, di una copertura assicurativa per RCG. In caso di sinistro egli deve presentare all’associazione notifica dell’accaduto esibendo la documentazione prevista dal regolamento della polizza.

Art. 6 I settori del volontariato dell’associazione sono quelli previsti nello Statuto e dal Consiglio Direttivo.

Art. 7 Il volontario è coordinato da un referente dello specifico settore.

Art. 8 La partecipazione ad incontri mensili di supervisione, programmazione di gruppo e aggiornamento previsti per i diversi settori di attività è presupposto indispensabile per il proseguimento dell’attività di volontariato. Dopo due assenze non motivate consecutive il referente contatterà il volontario per rilevare eventuali problemi o difficoltà, dopo la terza assenza consecutiva il direttivo dell’associazione valuterà il caso.

Art. 9 Qualora nello svolgimento della propria attività il volontario abbia necessità di farsi sostituire temporaneamente da altri volontari dovrà preventivamente comunicarlo alla figura di riferimento e cercare una possibile sostituzione.

Art. 10 La qualifica di volontario si perde per:

  • evidente ed ingiustificata inattività,
  • eventuali cambiamenti degli indirizzi programmatici dell’associazione.
  • ogni attività contraria a quanto stabilito dal presente regolamento.

Art. 11 L’inizio dell’operatività del volontario è subordinata al pagamento della quota sociale ed alla comunicazione dell’attivazione di idonea copertura assicurativa.

 

NORME INTEGRATIVE  PER L’ASSISTENZA DOMICILIARE

Premessa

Il volontario opera per il benessere e la dignità della persona e per il bene comune, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo.

Il volontario in assistenza domiciliare è parte di un progetto socio sanitario con uno stile e delle regole ben precise; la sua azione non è mai individuale, ma concordata e condivisa con le figure di riferimento.

I volontari sono persone che entrano in casa d’altri e pertanto questo deve avvenire in punta di piedi……

Competenze e comportamento

  • Il volontario deve avere un’età compresa fra i 18 e i 75 anni.
  • Il volontario deve aver frequentato regolarmente e superato il corso di formazione, il colloquio ed il test psicoattitudinale con lo psicologo.
  • Il volontario deve dare la disponibilità per almeno una presenza settimanale di 2-3 ore. Eventuali deroghe andranno concordate con la figura di riferimento.
  • Il volontario si impegna a rispettare i propri turni e a comunicare tempestivamente alla figura di riferimento eventuali impedimenti. Il volontario non può concordare né con il paziente né con i famigliari variazioni all’orario d’assistenza, né tanto meno può farsi carico di altri compiti senza essersi confrontato con il referente di riferimento.
  • Il volontario relaziona tempestivamente alla figura di riferimento qualsiasi anomalia e/o criticità nel rapporto paziente-famiglia.
  • Il volontario si impegna a partecipare ai corsi formativi, alle riunioni di gruppo e comunque, a essere parte attiva e diligente nel perseguire le finalità dell’associazione.
  • Il volontario evita qualsiasi forma di imposizione o indebita intromissione nel rapporto con il paziente e i famigliari.
  • Il volontario, nell’aiutare ed affiancare il paziente, deve rispettare le indicazioni fornite direttamente dal MMG, dal personale dell’equipe dell’A.D.I., del Distretto Sanitario di competenza o dal famigliare di riferimento.
  • Il volontario è tenuto ad astenersi da indicazioni o incombenze di carattere sanitario.
  • Il volontario non può e non deve accettare alcun compenso, regalie o donazioni personali, tranne piccole cose di modico valore che sarebbe sgarbato rifiutare.
  • Il volontario non può dare o fare qualsiasi consulenza di carattere economico, finanziario, fiscale (compilare assegni, fare prelevamenti al bancomat, compilare modelli fiscali, etc). Sono ammesse solo, se necessario, le operazioni riguardanti il pagamento di bollette per luce, telefono, acqua, tickets e per acquisti di farmaci o spese di approvvigionamento.
  • Il volontario non può visionare o tenere in custodia o in gestione beni mobili o documentazione riservata del paziente e/o della sua famiglia.
  • Il volontario non può tenere dispositivi antifurto relativi all’abitazione del paziente o chiavi di qualsiasi tipo.
  • Il volontario non può guidare veicoli di proprietà del paziente o della famiglia.
  • Il volontario, nell’espletare la sua attività di assistenza a domicilio, deve osservare le norme igieniche di prassi previste per la sua e altrui incolumità.
  • Il volontario, prima di effettuare il trasporto di un paziente con la propria autovettura, deve confrontarsi con la figura di riferimento per l’autorizzazione.

Per quanto non espresso nel presente regolamento, il volontario può e deve confrontarsi con il proprio referente.

 

NORME  INTEGRATIVE  PER  L’ASSISTENZA  IN  HOSPICE

Premessa

Il volontario opera per il benessere e la dignità della persona e per il bene comune, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo.

Il volontario in hospice è parte di un progetto con uno stile e delle regole ben precise; la sua azione non è mai individuale, ma inserita nella struttura dove ogni figura ha il proprio ruolo.

I volontari sono persone che entrano in una struttura già funzionante e organizzata dove il personale è specificatamente preparato. Pertanto entrare in hospice è come entrare in casa d’altri.

Si entra in punta di piedi……

Competenze

Offrire al malato una presenza attenta e affettuosa e la possibilità di un ascolto empatico.

Offrire ai familiari ascolto e sostegno umano.

Dare un aiuto nelle piccole cose che consentono il decoro della persona e dell’ambiente.

Aiutare in piccole mansioni di gestione della struttura qualora richiesto dal personale.

Codice di comportamento

Presentarsi all’arrivo e raccogliere dal personale in servizio le informazioni sui pazienti a inizio turno e restituire al termine eventuali osservazioni.

Leggere quanto scritto sul quaderno dai volontari che lo hanno preceduto nel servizio.

Scrivere sinteticamente quanto svolto in servizio. Le informazioni particolarmente importanti vengono scritte in una sezione particolare del quaderno.

Non entrare automaticamente nelle stanze ma annunciarsi bussando, presentarsi e farsi identificare come volontario.

Fare da tramite con il personale per le richieste del malato o della famiglia che non siano di sua competenza. (es.: informazioni sulla salute, andare a casa, uscire dal reparto, avere supporto psicologico).

CODICE DEONTOLOGICO DEL VOLONTARIO

Art. 1 – Il volontario opera per il benessere e la dignità della persona e per il bene comune, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo. Non cerca di imporre i propri valori morali.

Art. 2 – Rispetta le persone con cui entra in contatto senza distinzioni di età, sesso, razza, religione, nazionalità, ideologia o censo.

Art. 3 – Opera liberamente e dà continuità agli impegni assunti ed ai compiti intrapresi.

Art. 4 – Interviene dov’è più utile e quando è necessario, facendo quello che serve e non tanto quello che lo gratifica.

Art. 5 – Agisce senza fini di lucro anche indiretto e non accetta regali o favori personali.

Art. 6 – Collabora con gli altri volontari e partecipa attivamente alla vita della sua Organizzazione. Prende parte alle riunioni per verificare le motivazioni del suo agire, nello spirito di un indispensabile lavoro di gruppo.

Art. 7 – Si prepara con impegno, riconoscendo la necessità della formazione permanente che viene svolta all’interno della propria Organizzazione. Non si serve della sua formazione e dell’appartenenza all’Associazione Curare a Casa per altre organizzazioni o interessi a titolo personale.

Art. 8 – E’ vincolato all’osservanza del segreto professionale su tutto ciò che gli è confidato o di cui viene a conoscenza nell’espletamento della sua attività.

Art. 9 – Rispetta le leggi dello Stato, nonché lo statuto ed il regolamento della sua Organizzazione e si impegna per sensibilizzare altre persone ai valori del volontariato.

Art. 10 – Svolge la propria attività permettendo a tutti di poterlo identificare. Non si presenta in modo anonimo, ma offre la garanzia che alle sue spalle c’è una Organizzazione riconosciuta dalle leggi vigenti dello Stato.